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Diario di scuola
Diario di scuola affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli alunni. In verità dicendo ‟alunni” si dice qualcosa di troppo vago: qui è in gioco il punto di vista degli ‟sfaticati”, dei ‟fannulloni”, degli ‟scavezzacollo”, dei ‟cattivi soggetti”, insomma di quelli che vanno male a scuola. Pennac, ex somaro lui stesso, studia questa figura popolare e ampiamente diffusa dandogli nobiltà, restituendogli anche il peso d’angoscia e di dolore che gli appartiene. Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sulle universali disfunzioni dell’istituto scolastico, sul ruolo dei genitori e della famiglia, sulla devastazione introdotta dal giovanilismo, sul ruolo della televisione e di tutte le declinazioni dei media contemporanei. E da questo rovistare nel ‟mal di scuola” che attraversa con vitalissima continuità i vagabondaggi narrativi di Pennac vediamo anche spuntare una non mai sedata sete di sapere e d’imparare che contrariamente ai più triti luoghi comuni, anima – secondo Pennac – i giovani di oggi come quelli di ieri. Con la solita verve, l’autore della saga dei Malaussène movimenta riflessioni e affondi teorici con episodi buffi o toccanti, e colloca la nozione di amore, così ferocemente avversata, al centro della relazione pedagogica.
Disponibilità
1624 | Biblioteca di Urbisaglia | Disponibile |
Informazioni dettagliate
Tipo di Raccolta |
Narrativa
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Editore | Feltrinelli : ., 01/02/08 |
Descrizione fisica |
245
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Lingua |
Italiano
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ISBN/ISSN |
9788807017445
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Classificazione |
Narrativa
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Edizione |
-
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